lunedì 11 gennaio 2010

Terrorismo & Fastidio

Ennesimo bieco attacco terroristico ai danni di un gruppo di civili inermi in un paese del terzo mondo. E tutto questo mentre un gruppo di guerriglieri, in Angola, attaccava il pullman della nazionale Togolese.

Raggiunto telefonicamente, il giocatore dell’Inter Sulley Muntari si è detto sconcertato dall’accaduto ed ha prontamente annunciato di non voler più rimanere in un paese dove possono susseguirsi atti così efferati.
Mentre ha assicurato di trovarsi benissimo laggiù in Angola.

Sulla manifestazione sportiva Africana aleggia lo spettro della sospensione.
A Rosarno, invece, fervono i preparativi per l’organizzazione del 1° Memorial “Caccia al negro”.
Garantiti ospiti d’eccezione tra cui la ‘ndrangheta, polizia di Stato ed il Ministro Maroni, ma solo come privato xenofobo.

Lo stesso Maroni giunto a Rosarno per stimare le cause dell’accaduto ha puntato il dito sull’ “eccessiva tolleranza”. Ma si sapeva che, prima o poi, quei poveri immigrati si sarebbero ribellati.

Per le strade di Rosarno auto bruciate, segnali stradali divelti e cassonetti rovesciati. Segni evidenti di guerriglia urbana o della benevola mano della ‘Ndrangheta.

Provvidenziale l'intervento della polizia accorsa per sedare gli scontri prima che degenerassero con l’arrivo di un massiccio contingente leghista.

Non appena cessato il conflitto, agli immigrati non è rimasta altra scelta che trasferirsi con i pullman verso un luogo più pacifico: l’Angola.

Solo dopo che tutti gli extracomuntari sono stati sgombrati, nel paese è lentamente ritornata la calma. Un clima d'amore che, come auspicato dal Presidente del Consiglio, porterà certamente notevoli benefici economici al racket Rosarnese.

In merito a questa drammatica vicenda, lo scrittore Roberto Saviano ha sottolineato come:- “Gli immigrati sembrano avere un coraggio contro le mafie che gli italiani hanno perso”. Con le ultime elezioni.

Ma ciò che più abbiamo imparato da questo triste episodio, è che non dobbiamo mai chinare la testa di fronte ai soprusi ed ai ricatti delle organizzazioni criminali.
Finché puoi semplicemente emigrare.

Eppoi non è vero che non sappiamo reagire:
Il fatto è, che a noi,
il pizzo
piace.

1 commento: